Disturbi Specifici dell’Apprendimento

Via la tristezza da scuola

Disturbi Specifici dell’Apprendimento

DSA

 

“Non si fa la felicità di molti facendoli correre prima che abbiano imparato a camminare”

John Fowles

 

I disturbi specifici dell’apprendimento determinano un modo si essere che comporta spesso difficoltà scolastiche importanti.

Avere un DSA comporta la necessità di adattamenti al modo tradizionale di fare scuola, affinché  tutti gli alunni possano imparare e allo stesso modo essere liberi di esprimere se stessi.

Un bambino con DSA è un alunno che può incontrare difficoltà specialmente per quanto concerne l’automatismo in specifici ambiti di apprendimento. Può riguardare difficoltà di lettura, di scrittura (grafici e/o ortografici) e calcolo.

I disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) sono un gruppo eterogeneo di disturbi evolutivi che riguardano difficoltà nell’apprendimento di lettura, scrittura e calcolo.

I disturbi specifici dell’apprendimento comportano un’alterazione di funzionamento, negli apprendimenti, significativa e persistente, che coinvolge uno specifico dominio di abilità e lascia intatto il funzionamento intellettivo generale.

Basandoci sul deficit funzionale, possiamo distinguere diversi tipi di DSA:

  • Dislessia: disturbo della lettura, intesa come capacità di decodifica del testo scritto, misurabile attraverso i parametri di velocità e correttezza nella lettura;
  • Disortografia: disturbo della scrittura, intesa come abilità di codifica fonologica e competenza ortografica;
  • Disgrafia: disturbo della grafia, intesa come abilità grafo-motoria;
  • Discalculia: disturbo delle abilità numeriche e di calcolo, intese come capacità di comprendere e operare con i numeri.

Per poter porre diagnosi di DSA è necessaria la presenza di un livello intellettivo nella norma (QI non inferiore a 85).

Lo studente con DSA non può contare sull’automatismo  degli apprendimenti. La fatica scolastica è notevole. Spesso si esprime attraverso una grande lentezza.

Ogni persona con DSA è diversa da un’altra, dunque non esistono metodi, strumenti e strategie validi in assoluto. Ciascuna persona dovrà esser aiutata dalla scuola, dalla famiglia e dai professionisti dell’apprendimento a ricercare il proprio più funzionale metodo.

La ricerca, purtroppo, evidenzia che frequentemente ai bambini e ragazzi con DSA accade di sperimentare un ridotto senso di autoefficacia e bassi livelli di autostima che spesso accompagnano la persona poi durante tutto l’arco di vita.

La resilienza è la capacità di far fronte in maniera positiva alle difficoltà che la vita ci pone davanti. In un alunno con DSA è necessario far emergere la capacità di resilienza.

La psicologia e la psicoterapia possono aiutare la persona con DSA sia ad elaborare i vissuti emotivi legati alle difficoltà d’apprendimento, sia ad incrementare il proprio senso di autoefficacia e autostima, sia a percorrere quella strada di ricerca verso metodi e strumenti più efficaci.

Per intervenire efficacemente sui DSA è necessario un intervento congiunto di genitori, scuola e psicologo.

“La mente non è un vaso da riempire, ma un fuoco da accendere”

Plutarco

La scuola dev’essere un luogo felice.

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